- un pollo
- aglio
- vino
- sale e pepe
- pomodori freschi da sugo o pelati
- peperoni
Osteria Allegro Pachino
martedì 16 ottobre 2012
A Ferragosto Ma Non Solo: La Ricetta Romana Del Pollo Coi Peperoni
mercoledì 3 ottobre 2012
Pasta alla Gricia: un’Amatriciana mancata o l’originale?
Pasta alla Gricia, chissa' quante volte l'avete cucinata o mangiata senza sapere che si tratta della ricetta originaria della piu’ conosciuta pasta all'amatriciana. La Pasta alla Gricia e' infatti un piatto tradizionale del Lazio e si trova nel menu’ dei migliori ristoranti di Roma perche' e' tipico della cucina romana e laziale, mentre la pasta all'amatriciana e' diventata famosa in tutta Italia. Non a caso le due ricette sono molto simili: entrambe utilizzano il guanciale, il pecorino romano e il pepe, ma l'amatriciana aggiunge il pomodoro che manca del tutto alla Pasta alla Gricia. Il motivo e’ nella storia della ricetta.
La Pasta alla Gricia e’ infatti un’invenzione dei pastori laziali che con i pochi ma tipici ingredienti sempre reperibili nella regione scoprirono questo abbinamento semplice quanto squisito. La salsa di pomodoro manca percio’ nella ricetta tradizionale perche' non esisteva ancora tra gli ingredienti disponibili. L’invenzione della Pasta alla Gricia risale infatti al medioevo e a quei tempi il pomodoro non era ancora stato importato in Europa!
Ma come si prepara la vera Pasta alla Gricia?
Gli ingredienti sono il guanciale, il pecorino romano e il pepe. Bisogna innanzitutto privare il guanciale della cotenna e tagliarlo a listarelle di media grandezza, per una giusta cottura. Il guanciale a listarelle va poi rosolato in padella antiaderente e a fuoco medio/basso, fino a che iniziera’ a perdere il suo grasso e a formare un profumato sughino.
A questo punto si puo' procedere a scegliere il formato della pasta. QUi potete sbizzarrirvi perche' la Pasta alla Gricia si sposa bene con qualsiasi tipologia: se amate il sapore della pasta lunga, gli spaghetti, i bucatini o i tonnarelli sono ideali, ma se preferite il gusto dei formati corti non potete che scegliere i rigatoni. Attenti solo a non salare troppo l'acqua perche' il guanciale e il pecorino romano sono gia' saporiti.
Appena la pasta e’ al dente scolatela, conservando l'acqua di cottura per allungare il sughino del guanciale. Aggiungete pepe e pecorino romano a volonta' e saltate poi tutto in padella. Il piatto e’ servito.
Ma se la ricetta vi ha tentato, non rinunciate all’occasione di provarla in un’osteria tipica romana nel centro storico della citta’, per scoprire quel gusto rustico ma allo stesso tempo raffinato della cucina tradizionale romana accompagnata anche da un’ottima scelta di vini.
Pasta alla Gricia o Amatriciana, allora? Difficile scegliere, ma in questi casi e’ gustoso farlo.
martedì 7 agosto 2012
In Estate largo alla Frutta... anche per i Dolci!
mercoledì 25 luglio 2012
I Pomodori ripieni di Riso: un Classico senza tempo della Cucina Romana
mercoledì 13 giugno 2012
Saltimbocca alla Romana: un piatto intramontabile
giovedì 17 maggio 2012
S.P.Q.R. in Cucina: Salse, Pavoni e Quadrupedi Ripieni
mercoledì 4 aprile 2012
Pasqua: dalla Colazione Romana Tradizionale al Pranzo in Centro
Non esistono rigide direttive per l’allestimento della colazione, perché ogni famiglia ha le proprie usanze e sceglierà le pietanze che preferisce e che non possono mancare sulla tavola. Ci sono però alcuni piatti tipici immancabili in una colazione romana, come la pizza cresciuta, ossia un particolare dolce, molto simile al pan di spagna, gustosa da mangiare insieme alla cioccolata. Immancabile anche questa, specie se in famigila di sono dei bambini che la mattina di Pasqua apriranno le uova di cioccolata ricevute in regalo.
Ma il gusto neutro della pizza cresciuta la rende adatta anche in abbinamento con la corallina, il tipico salame romano, abbinamento che diventa perfetto se si opta per la variante salata della pizza cresciuta, ossia al formaggio. Altro alimento principe della colazione romana sono le uova, simbolo pasquale per eccellenza, cucinate sode o come frittata insieme ai carciofi.
E sono proprio i carciofi, protagonisti incontrastati della cucina romanesca, l’altro alimento che non può mancare sulla tavola della mattina di Pasqua. Cucinati alla giudìa o insieme alla coratella, mantengono il loro primato indiscusso. Ma non sarebbe Pasqua se si finisse con una semplice, anche se abbondante colazione.
All’ora di pranzo infatti la tavola sarà di nuovo imbandita ma questa volta per far posto a rigatoni alla gricia, o all’amatriciana, o a una pasta al forno. Per secondo è di rigore l’abbacchio, allo scottadito o arrosto, con contorno di patate e ancora gli immancabili carciofi. Ma se siete stanchi per aver già preparato una colazione principesca potete sempre optare per passeggiata salutare in centro con pranzo in famiglia e prenotare un tavolo da noi, per non rinunciare al lunch pasquale, in perfetto stile romanesco.